Sci alpino

Lo sci alpino è stata la prima disciplina praticata dal gruppo.


Programma

Con l'uscita a Laax si è conclusa la stagione di sci alpino. Ci rivediamo a dicembre per il corso guide, magari con le nuove giacche!

Descrizione

Lo sport invernale permette al cieco di assaporare esperienze che non riuscirebbe a concretizzare di sua iniziativa. Il fascino della velocità, la forza centrifuga e le sollecitazioni che agiscono sul corpo sono delle esperienze vissute in prima persona. Inoltre gli intensi stimoli termici come calore, freddo e vento e le condizioni della pista (liscia, a cunette, ghiacciata, soffice), sono fattori molto importanti per stabilire un rapporto con l’ambiente esterno e nella fattispecie con l’inverno. In condizioni normali l’inverno, nella vita quotidiana è sinonimo di ulteriori problemi per un cieco: strade ghiacciate, mucchi di neve ai bordi delle strade, fango, ecc. Per un cieco il fatto di poter fare un’esperienza in un ambiente invernale, a tratti ostile, è un fattore sicuramente positivo come pure lo è il fatto di praticare con discreta abilità uno sport che a livello nazionale ricopre un ruolo importante.

Per far sì che un cieco possa provare l’emozione della discesa, è però necessario che al suo fianco (o meglio, alle sue spalle) ci sia una guida formata allo scopo. Per i due protagonisti la pratica sciistica diventa un’esperienza indimenticabile quando la guida viene completamente accettata e quando i desideri e le necessità di entrambi sono indirizzati verso un medesimo traguardo. La guida è naturalmente responsabile della sicurezza dello sciatore cieco e deve provvedere affinché questi reagisca in maniera adeguata agli stimoli esterni. Egli descrive il pendio e le condizioni della pista e naturalmente i movimenti da eseguire. La guida ha il compito di vedere per il cieco e di prendere diverse decisioni durante la discesa.

Un cieco e la sua guida durante una discesa

Il funzionamento

Una guida deve prima di tutto possedere la piena padronanza dei propri sci in modo che possa avere la mente libera per concentrarsi sul suo compito.

Entrambi sono dotati di una radio rice-trasmittente: in questo modo la guida può parlare al cieco senza il bisogno di urlare e la sua voce può essere udita distintamente a qualche metro di distanza e anche in caso di vento o rumori esterni. Inoltre la radio è più discreta di altri metodi, come ad esempio il megafono o i bastoni-guida.

Nel corso degli anni è stata ideata e raffinata una paletta di comandi con i quali condurre la sciata del cieco. Questi sono unificati per tutti, in modo che sia possibile per un cieco sciare con persone diverse senza doversi ogni volta accordare sulle modalità.

Ecco un esempio di alcuni comandi:

  • Destra e sinistra: indicano la direzione della curva. Il tono di voce, secco o morbido, permette di specificare se la curva sia più o meno brusca.
  • Alt e stop: sono usati per fermarsi. Alt indica una fermata normale, stop è un segnale di pericolo e prevede un arresto immediato.
  • Libero: equivale ad un “via libera” grazie al quale il cieco può liberamente disporre della pista. La guida veglia sulla sua discesa ed eventualmente corregge la direzione di tanto in tanto per mantenere il cieco in sicurezza.

Da parte della guida si esige la massima concentrazione e solo sciando in maniera accorta e con la necessaria conoscenza della persona cieca è possibile instaurare un buon rapporto di fiducia.